O Dio guidami per la via eterna.

Salmo 139:24


Coloro, che appartengono al Signore e Lo seguono, sono pochi, un piccolo gregge che deve combattere strenuamente per la fede attraverso questa tribolazione che il mondo offre. Chi deve mettere in pratica la Via di Dio, le Sue leggi e i Suoi comandamenti, è "fuori" dal mondo cioè significa che va controcorrente con tutti i problemi di relazione che ne derivano; dunque, il vero credente combatte una vera e dura battaglia contro la propria natura e non ama il mondo con le sue abominazioni e perversioni. Perciò, come profetizzò il Signore Gesù, il mondo non li riconosce e li rigetta trattandoli come appestati.

Il SIGNORE vede l'umanità come un branco di pecore che vaga senza un vero pastore che si prende cura di loro; anzi, da sempre lupi travestiti da pastori la trascinano verso una via che conduce al burrone della perdizione. Addirittura anche nella Sua chiesa succede la stessa cosa.

"Com'è vero ch'Io vivo, dice il Signore, l'Eterno, poiché le Mie pecore sono abbandonate alla rapina; poiché le Mie pecore, essendo senza pastore, servono di pasto a tutte le fiere de' campi, e i Miei pastori non cercano le mie pecore; poiché i pastori pascono se stessi e non pascono le mie pecore, Così parla il Signore, l'Eterno: Eccomi contro i pastori; Io ridomanderò le Mie pecore alle loro mani; li farò cessare dal pascer le pecore; i pastori non pasceranno più se stessi; io strapperò le Mie pecore dalla loro bocca, ed esse non serviranno più loro di pasto". (Ezec 34:8-10)

La Chiesa del Signore è l'ovile mentre il gregge è rappresentato da coloro i quali Dio ha chiamato alla conversione e che hanno accettato la Sua grazia. Gesù stesso si definisce il Pastore del gregge di Dio Padre.

"Io sono il buon pastore; il buon pastore mette la sua vita per le pecore. Il mercenario, che non è pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si dà alla fuga, e il lupo le rapisce e disperde. Il mercenario si dà alla fuga perché è mercenario e non si cura delle pecore. Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie mi conoscono, come il Padre mi conosce ed io conosco il Padre; e metto la mia vita per le pecore". (Giov 10:11-15)

Il Pastore Gesù è il solo riferimento a cui ogni membro deve puntare e affidarsi. La Parola di Dio è la voce scritta del Pastore che conduce ogni pecora che gli appartiene alla casa di Dio Padre; perciò Egli è la Via, l'unica Via di salvezza.

"Avvicinatevi a me, ascoltate questo: Fin dal principio Io non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, Io ero presente; e ora, il Signore, l'Eterno, mi manda col suo spirito. Così parla l'Eterno, il tuo redentore, il Santo d'Israele: Io sono l'Eterno, il tuo Dio, che t'insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che devi seguire". (Isaia 48:16-17)

Quanti pastori abbiamo visto che hanno sacrificato e sacrificano la loro vita per il gregge senza chiedere niente in cambio? Invece, tanti sono i pastori che ingannano e sfruttano le pecore per il loro vile guadagno e la bella vita. Nella Chiesa di Dio da sempre ci sono stati e ci sono tutt'ora falsi pastori che pascono sé stessi perché amano essere serviti piuttosto che servire e non si curano delle pecore; tuttavia si fanno chiamare guide spirituali, contro la Parola di Dio:

"E non vi fate chiamare guide, perché una sola è la vostra guida, il Cristo: ma il maggiore fra voi sia vostro servitore". (Mat 23:10-11)

Chi confida nell'uomo senza leggere la Parola di Dio e non si attiene ad essa non conoscerà mai la Verità. La Parola di Dio è spirito e solo con lo Spirito di Dio in noi si può comprendere ogni cosa.

Ci sono, poi, ministri e cultori del libero arbitrio che insegnano che lo Spirito di Dio non ci guida più nelle nostre scelte quotidiane e, quindi, non è bene desiderare la Sua guida perché, secondo loro, desiderare ciò significa voler declinare ogni responsabilità delle nostre scelte. Queste guide cieche sono convinte che l'uomo non può affermare di camminare in spirito perché per loro lo Spirito di Dio non opera più, non insegna e non guarisce spiritualmente; questo perché non hanno mai udito la Sua voce con il cuore. Essi hanno certamente studiato la Parola di Dio profondamente, sono eruditi, credono di camminare sul giusto sentiero, di fare la volontà di Dio e di parlare e insegnare la Verità. Ma rinnegano la potenza di Dio: il Suo spirito santo.

La Scrittura smentisce categoricamente questa dottrina, infatti essa dice senza alcun dubbio che Egli Vive in coloro che appartengono a Dio: "non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me;" (Gal 2:20).

"Poiché chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo ammaestrare? Ma noi abbiamo la mente di Cristo". (1Cor 2:16). Riconosciamo questo?

Se lo Spirito di Dio vive in noi come si fa a non chiedere la Sua guida in ogni cosa, anche nelle minime? Non ha detto forse Gesù che Dio conosce tutti i nostri bisogni, i nostri desideri e i nostri progetti e che Lui è disposto a darceli SE prima facciamo la Sua volontà?

"Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte". (Mat 6:33).

Il Signore ci invita a chiedere al Padre nel Suo nome qualsiasi cosa. Ed Egli risponderà certamente se crediamo in Lui ed amiamo con tutto il cuore e la nostra mente Dio l'Eterno ed il prossimo come noi stessi.

Nessuno è perfetto. Noi sbagliamo solitamente per la nostra debolezza perché cediamo alla carne e non seguiamo sempre il consiglio e la guida di Dio così finiamo a non chiedere, ma è proprio in questi frangenti che dobbiamo andare da Lui! La nostra libertà in Cristo non è libertà di sbagliare.

Chi è da Dio riconosce che non è l'uomo che sceglie Gesù il Cristo, ma lo Spirito di Dio lo guida e lo conduce a Lui. È Dio che conosce i nostri pensieri, Egli ci guida sul giusto sentiero della vita eterna, conosce il nostro cuore e ci dà il cibo spirituale necessario che ci serve per comprendere meglio il dono che ci ha preparato.

"Egli mi fa giacere in verdeggianti paschi, mi guida lungo le acque chete". (Salm 23:2)

"Poiché questo Dio è il nostro Dio in sempiterno: Egli sarà la nostra guida fino alla morte". (Salmo 48:14)

Non ci stanchiamo mai di chiedere a Dio di guidarci nelle nostre scelte quotidiane, in ogni cosa.




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